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Visualizzazione dei post da gennaio 6, 2013

#SeviziaPubblico, il grande Silvio show.

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  Le tre ore di "#SeviziaPubblico" (uno dei tweet più usati per commentare la trasmissione di Santoro) andate in onda ieri hanno regalato ad un ormai disperato Berlusconi una delle più grandi occasioni per tornare alla ribalta sul circo (vero e proprio) mediatico e politico che, da eccezionale show-man e imprenditore qual'è, non si è fatto sfuggire grazie anche ad una disastrosa regia di Santoro e un Travaglio non certo brillante che gli hanno concesso di dirigere i giochi fino al farlo "salire in cattedra" quasi al termine della trasmissione. Non dico altro, tanto c'ha già pensato oggi Emiliano Brancaccio : Silvio Berlusconi poteva essere attaccato per avere impresso una tremenda accelerazione ai processi di precarizzazione del mercato del lavoro italiano; per aver contribuito più di altri al depotenziamento della contrattazione nazionale sui salari; per avere assecondato un micidiale regresso culturale, oltre che giuridico, nel campo dei diritt

'Nto culu alla Societa Civile, ridatemi i Politici

"nel Paese del mondo alla rovescia camminare in direzione ostinata e contraria non è un vezzo. È un dovere."   Così scriveva qualche tempo fa Matteo Pucciarelli  in un suo articolo riguardo della candidatura di Ingroia. Mi perdonerà spero lo cito in questo mio breve post che però va, in un certo qualmodo, in direzione ostinata e contraria al contenuto del suo. Perchè in questo post, come è facilmente intuibile, vorrei porre qualche considerazione riguardo l'eccessivo, a mio parere, entusiasmo intorno alla questione della "società civile" oramai insignita, da destra a sinistra, al ruolo di salvatrice della Politica e dello Stato come è bene evidente se si nota il gran numero di liste/movimenti/rivoluzione/scelte civiche che stanno nascendo in vista della prossima scadenza elettorale e che mi richiama alla mente una frase letta su Tw: "La Politica era l'arte di imperdire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda. Poi si è aggiunta l'art