Solo per ricordare, 90anni dopo

Oggi, il 21gennaio di 90anni fa nasceva a Livorno, il Partito Comunista d'Italia.

Questo non vuole però essere un articolo dedicato ad una santificazione (o in gerco laico, che forse è più appropriato dato il "soggetto" in questione, idealizzazione) postuma di un partito, quello Comunista Italiano, per almeno due ragioni ,tra loro strettamente collegate, :
-in primo luogo perchè purtoppo non ho vissuto il quel tempo ,e poi,
-perchè quasi certamente sarei stato uno di quelli che il PCI lo criticava un giorno no e un giorno sì, muovendogli le più svariate accuse a partire dal collaborazionismo con la Dc e il "tradimento" (sigh!) degli idelali rivoluzionari fino alla repressione di molti dei movimenti extra-parlamentari e studenteschi.

Quindi ,ripeto, questo articolo non è un articolo di esaltazione post-mortem [come spesso accade, bisgona ammettere, sopratutto a Sinistra e nella Chiesa] di un tempo ed un partito che fu.
Anche perchè, se è vero che: "Qualcuno era comunista perché c’era il grande Partito Comunista" è altrettanto vero che "Qualcuno era comunista nonostante ci fosse il grande Partito Comunista."

Scrivo questo articolo solo per ricordare [esercizio poco caro alle italiche genti] ciò che il Partito Comunista Italiano significò e simboleggiò per il nostro Paese a dispetto di tutte le più aspre (e vere!) critiche che gli si possano muovere.

Perchè il Partito che fu di Gramisci ,alla fondazione, e di Berlinguer ,alla morte, segnò in maniera indebile
la Storia Italiana e certo influenzò quella mondiale.
Ma anche qui, rischio di cadere in una nostalgica adulazione del Partito e dei suoi leader.

E allora mi limiterò a festeggiare, 90anni dopo, il PCI perchè voglio ringraziarlo.


Ringraziarlo per essere stato il concreto simbolo di tutti quei sogni, ideali ed aspirazioni
di cui io ancora oggi mi sento sostenitore.
Essere stato la speranza per milioni di Italiani, della reale possibilità di costruire un Paese (ed un mondo) migliore, in cui Dignità, Giustizia, Pace, Uguaglianza, non siano solo parole ma siano la base quotidiana del vivere.

Aver contribuito in maniera fondamentale all'affermazione della Democrazia, oltre il livello "liberale", contribuendo alla reale applicazione di quei Diritti ,propri dello Stato Sociale sorto dalle cenere (non del tutto spente) del fascismo, come lo Statuto dei Lavoratori, i Diritti della Donna e degli Studenti.


Ricordarlo e dunque ringraziarlo per essere stato la viva e vera presenza a ricordare
che un mondo diverso, si può.
Che uniti si vince, che lottare per i proprio diritti e per i propri sogni non è mai vano.
Per aver mostrato che se alla base ci sono degli Ideali, dei Valori, e Onestà Politica ed Intelletuale
si può vincere e che le sconfitte sono meno amare.

Ci sono molti altri "Perchè" questo Paese debba cercare di ricordare [e portare avanti] ciò che fu e significò il Partito Comunista Italiano, ma li lascio esprimere ad un altro immenso pezzo di questo Paese...il Signor G.


E allora, GRAZIE e TANTI AUGURI
PARTITO COMUNISTA d'ITALIA.



Qualcuno era comunista perché piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica
eccetera, eccetera, eccetera.
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.

Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.

Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché era disposto a cambiare ogni giorno, perché sentiva la necessità di una morale diversa, perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.

/Max 

Commenti

Simone ha detto…
Sai che non sono comunista e non sono sicuro che il PCI abbia avuto tutti quegli aspetti positivi che hai elencato. O, se li ha avuti, è stato fino a Berlunguer, personaggio che giudico negativamente perché ha avviato la normalizzazione del PCI in funzione filoatlantica e intrasistema.

Ma se vogliamo ricordare il PCI come momento della storia generale del comunismo, anche in Italia, di certo anch'io mi fermo un attimo a rendere omaggio per i molti contributi positivi che il comunismo e persone come Gramsci e Bombacci hanno dato alla cultura politica italiana
Unknown ha detto…
@Simone: io credo, li abbia avuti.
O meglio, forse non li ha avuti realmente però è certo che li abbia avuti nella testa e nel cuore di milioni di Italiani, che sotto la sua bandiera hanno lottato.
E sta in questo, credo io, l'importanza che
ha avuto il PCI: ciò che ha SIMBOLEGGIATO nelle persone che in questi ideali credevano.
E che li abbia avuti fino a Berlinguer(sorvolando sulle sue personali luci ed ombre), questo è certo, perchè fin da Occhetto tutto questo è finito. il partito è stato chiuso e gli ideali svenduti.

E quindi si, hai colto pienamente il senso di questo post.
E ti ringrazio di aver voluto condividere con me, attraverso il tuo commento, questo omaggio al P.C.I.

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