Rivoluzionari a parole

Trovo questo comunicato su facebook:

A differenza di Nichi Vendola, che rimprovera a Grillo il rifiuto del Centrosinistra, noi gli muoviamo una critica opposta: quella di rifiutare una prospettiva anticapitalista, e di essere un “rivoluzionario” solo a parole.
La sua pretesa di essere “né di destra né di sinistra, ma oltre”, lungi dall’essere originale, ripropone l’equivoco frasario di tanti movimenti populisti.
Dove si colloca concretamente Grillo nello scontro che contrappone la Fiat e la Fiom? Dov’è il suo Movimento nelle lotte quotidiane a difesa del lavoro e davanti ai cancelli delle fabbriche?
Non si può essere “oltre” la lotta di classe: o si sta da una parte o si sta dall’altra. E non a parole. Ma soprattutto risulta evanescente l’idea di società che Grillo rivendica: come si concilia la sua “rivoluzione” con la difesa del banchiere Profumo ( “il banchiere italiano più stimato in Europa”)?
Non vorremmo che un rivoluzionario del mondo virtuale si rivelasse un difensore- seppur ecologista- del capitalismo reale. E che tanti elettori radicali della sinistra finissero con l’essere nuovamente ingannati.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

Al termine della lettura, non posso fare a meno di rimanere perplesso.
E non certo per tutte le questioni poste all'interno (che condivido in modo assoluto)
ma per la situzione in cui chi si trova chi le pone ma sopratutto a chi sono poste.

Beppe Grillo è un Cittadino Italiano, che per anni ha svolto la sua professione di comico (da distinguere da quella di "buffone" tanto diffusa nel nostro parlamento)
e che alcuni anni fa, a fronte della pessima (per non usare termini peggiori) qualità della classe politica e della sua (conseguente!)incapacità (e tavolta NON VOLONTA')di affrontare i problemi sociali/economici del paese ha lanciato attraverso il suo blog, prima,(non giornali e/o televisioni finanziate con i contributi dei cittadini)e concerti/raduni ,poi, una serie di iniziative volte a sostenere e portare avanti lotte che lo trovano d'accordo.

Da subito, tutto l'arco politico meravigliato ma sopratutto spaventato dal successo
che le iniziative di Grillo raccoglono ha cercato di "farlo fuori" etichettandolo come "anti.politico" e "pericoloso per l'ordine" perchè porta avanti iniziative
quali "parlamento pulito", "contro il canone Rai", contro "la casta dei giornali"
che vanno a colpire gli interessi di tutti [chi più, chi meno] i partiti.
Ma a dispetto di questa censura dei classici media, tv e giornali, [guarda caso in mano alle sopracitate formazioni politiche] il movimento innescato e sostenuto da Grillo continua ad espandersi nella rete che si mostra strumento fuori portata dei "dinosauri politici" che non riescono minamente a comprendere [e quindi cntrollare] il fenomeno.

Il movimento Grillo si espande, fino ad avere diffusione nazionale,
vengono a costituirsi liste civiche, circoli e meetup con risultati rilevanti
anche alle elezioni politiche [e talvota anche decisivi, come in piemonte, questione che però rimando.]
Il punto è che gli stessi che prima cercavano di etichettare grillo come pericolo,
poichè incitava all'antipolitica, ora lo accusano di fare politca!
L'arco politico prova ora ad accusarlo di un "conflitto di interessi" (!?!?!)
poichè essendo lui un comico non è compito suo ma dei politici occuparsi del Paese.

Vorrei però ricordare che i politici sono (o dovrebbero essere) i rappresentati dei cittadini, che però hanno tutto il diritto ma persino il DOVERE di partecipare alla vita politica del Paese con ogni mezzo [ovviamente all'interno del consentito dalla legge].
Quello che qui si vuole bollare come "conflitto di interessi" è qualcosa di ridicolo ma al tempo stesso PERICOLOSO.
BEPPE GRILLO è un CITTADINO ITALIANO come altri milioni, che ha un lavoro (il comico, appunto) e che per passione e responsabilità civile attraverso la rete e gli spazi concessi dai comuni organizza eventi finanziati da lui o da donazioni volontarie su temi sociali/economici e politici.
INSOMMA un CITTADINO che SI INTERESSA di POLITICA.

Per tornare al comunicato del Part.Comun. dei Lav. quello che mi lascia perplesso
è che a Grillo si muove l'accusa di essere un "rivoluzionario a parole" perchè
non si può essere "oltre la lotta di classe" e lo si pone sotto accusa per lo slogan “né di destra né di sinistra, ma oltre”.

Premesso che a me sembra che sia stato molto più chiaro Grillo
nel dire da che parte stà tra gli operai e i "padroni" piuttosto
di partiti quali il Pd [che invita gente come Schifani e Bonanni alle feste]
e che abbia fatto molto più Grillo [abbia mosso persone, organizzato eventi e manifestazioni culturali e politiche] di tutta la sinistra "democratica" ed "extraparlamentare" cosa che si è resa evidente
[nonostante lo si voglia negare] anche alle ultime elezioni a cui ho già accennato.

Ma il punto non è nemmeno questo.

Quello che trovo sbagliato è che a Beppe Grillo, cittadino qualunque, che lotta per delle sue idee, vengano rivolte accuse di "tradimento dell'ideologia comunista/socialista" idee in cui lui non ha mai detto di riconoscersi,
e non essendo iscritto ad alcun partito non possiamo nemmeno supporre che le sostenga.
Grillo lotta con i mezzi che crede migliori, con i metodi che crede migliori.
Poi si può essere o meno d'accordo, se ne possono condividere alcune idee e altre no,
ma non credo che nessuno possa permettersi di accusarlo in alcun modo di quanto sopra. Semplicemente perchè, ripeto, sono accuse che andrebberò rivolte a qualcuno che agisca come Grillo MA che a SUA DIFFERENZA abbia dichiarato di appartenere
alla sfera ideologica del socialismo/comunismo.

Quelli da cui io mi aspetterei una VERA lotta, sono i dirigenti e i militanti dei partiti di Sinistra(sia democratica, sia radicale).
Io sui tetti e sulle gru (ma settimane, non 1 giorno "tanto per")con gli operai
sono i vari Ferrero e Ferrando, io vorrei vedere i vari Diliberto passare le notte e i giorni con gli operai in presidio davanti al parlamento, io vorrei vedere loro nelle fabbriche occupate, io vorrei vedere LORO.
I rivoluzionari A FATTI, con QUEI FATTI (lotta di class, ecc..), devono essere LORO.
Non Grillo.

Quindi perfavore Compagni, evitiamo di scaricare i proprio fallimenti
e le proprie incapacità su chi invece riesce.

sennò...VAFFANCULO!!!!!!!!!


Max

Commenti

Simone ha detto…
Molto chiaro.
Non sono [non più] un estimatore di Grillo, ma il senso del tuo discorso è un altro e lo condivido in pieno!

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