Riflessioni e Interrogativi.
Ho compiuto 18 il 6 luglio, e lo sento.
Mi sono accorto, che non è solo un passaggio anagrafico,
ma sopratutto mentale, molto grande.
Da quella dato, approfitando delle vacanze (prima nelle marche,
e poi a Barçelona) ho avuto modo di pensare,
e ho realizzato alcune cose, per me, molto importanti.
1)
Nonostante, l'ipocrisia sia la cosa che più disprezzo,mi sono accorto che
fondomentalmente anche io sono un po' (o forse molto) ipocrita.
Perchè sono sempre il primo a giudicare, criticare, disprezzare
questa nostra società,che certo non merita altro, però poi, infondo,
il mio desiderio, per il mio futuro, è trovare "un posto" in questa società.
Mi ritrovo ogni giorno, a constare le ingiustizie, le deviazioni e le aberrazioni
della nostra quotidianità, di questo mondo dove tutto ruota intorno al denaro.
Eppure, poi quando mi ritrovo a pensare al mio futuro
-quando ne vedo uno, perchè di solito è tutto nero-
mi "vedo" inserito, con un posto che mi consenta di vivere in QUESTA società,
che mi permetta di GUADAGNARE abbastanzaper mantere me,
i miei hobby e di fare un vita da "vero cittadino borghese".
E allora mi chiedo: "Cosa devo fare"?
Abbandonare la strada delle "critiche" ed adeguarmi al "sistema"
e vedere di trovarmi come altri miliardi di persone il mio "posto"
in questo "mondo di ladri",
o
"abbandonare il sistema", rinunciare ad ogni sicurezza, lanciarmi
non so dove, quando e perchè?
E in quest'ultimo caso, con che coraggio?
Non credo proprio di avere un così grande coraggio.
2)
Una cosa che, per ora, ho però realizzato è che
devo smetterla di -ri-vivere gli anni 60/70, continuando a idealizzare ciò che fu fatto allora.
Ma non perchè fu sbagliato, ma semplicemente non l'ho vissuto io.
Io non c'ero.Quella non è la mia vita, e continuando a "sognare ad occhi aperti"
quegli anni non faccio altro che buttare via la mia,
perchè al posto che VIVERLA, la passo dandomi l'illusiuone
di rivivere quella di altre persone.
E allora va bene, andare avanti a
leggere il passato,
e cercare di colmare le mie infinite lacune storiche, perchè
come disse il buon Confucio :"Studia il passato, se vuoi prevedere il futuro"
perchè tutti noi abbiamo un legame indissolubile con il passato,
anche se non è il nostro, in modo diretto,
però guardando al presente e soprattutto puntando al futuro.
Anche se come detto sopra, non so, ancora quale sia.
Massimiliano.
Commenti
Confucio dice bene: non c’è futuro se si ignora il passato. Gli errori servono per non essere ripetuti. Ma anche in questo caso, purtroppo, la smemoratezza si fa scaltra.
Un consiglio gratuito e non richiesto: studia. La conoscenza sarà il tuo bene più prezioso. ciao gz.
Quello che posso consigliarti è di viaggiare. Prenditi un anno sabbatico e muovi il culo. Non vale che non hai i soldi per poterlo fare. Fai la vendemmia a settembre, distribuisci volantini, fai il cameriere, cogli le mele a lagnasco; insomma fai un pò quel che cazzo vuoi ma arraffa un pò di quattrini e prova a girare il mondo.
Scoprirai che c'è un sacco di vita e punti di vista che ti rimetteranno al mondo. Oppure potrai vivere esperienze da protagonista, fatti un viaggio in Messico o Nicaragua e ne riparliamo.
Auguri
Sono passati, ormai, 3 anni e mezzo ma a me sembrano passate 3 settimane.
Ora mi ritrovo integrato in questo sistema anche se non guadagno abbastanza da permettermi di comprare una casa spero in futuro di arrivare a ciò, la cosa che mi preoccupa di più è che non ci trovo nulla di male in tutto questo. Forse 3 anni fa avrei disprezzato una persona come me eppure son qui. A dire il vero nemmeno io so come è successo tutto così in fretta 4 mesi dopo il diploma ho fatto il colloquio nella società per cui lavoro, una settimana dopo ho fatto il corso e circa un mese dopo stavo lavorando. La vita fugge mio caro ed è troppo breve per poter cambiare questo sistema.
Se ci penso bene qualcosa non è cambiato. Il mondo del lavoro è pieno di arrivisti a cui non importa nulla se non di guadagnare 10000 euro al mese. Io non sono così, io cerco solo quanto mi basta per comprare una casa e mettere su famiglia. Il resto non mi importa, essere manager o operaio non mi cambia. Questo è l'unico pensiero che mi allontana un po' dal sistema anche se di poco.
Un saluto,
marco